Studio di consulenza Pedagogica

PERCHE', PERCHE’, PERCHE’….? LE DOMANDE DEI BAMBINI

“Perché piove? “ perché fa buio”?” perché il nonno/a è andato in cielo?” ecc.  “Come non stancarsi di un incessante e a volte incalzante susseguirsi di domande da parte dei bambini di età prescolare?” I bambini iniziano a far domande non appena cominciano a padroneggiare il loro linguaggio e ad osservare cosa succede intorno.  La curiosità è dettata dal desiderio di scoprire il mondo  e sapere come funziona.

 

La maniera in cui rispondere è importante perché favorisce lo sviluppo. Tuttavia non sempre è facile trovare le parole adatte . Ecco alcuni consigli: - Il livello della risposta dipende dall’età del bambino, dallo stadio di maturazione. Rispondete in maniera semplice e breve.  Portando esempi concreti  usando le parole che il bambino conosce già. Le risposte troppo lunghe stancano. - Occorre sempre dare una risposta? Si e no. È necessario dare sempre una risposta, la domanda di un bambino, qualunque cosa si riferisca è sempre una richiesta : vi sta chiamando. Quindi mostratevi sempre ben disposti nel condividere con lui le vostre conoscenze. È importante non dargli risposte con un tono scocciato: sono segnali di rifiuto che lo feriscono e che nuocciono nel rapporto. Vediamo come regolarci nello specifico.

Con i bambini più piccoli

Le loro domande sono necessariamente  molto semplici, dato il loro grado di sviluppo e non richiedono mai  delle informazioni scientifiche o culturali che potreste non avere. Di solito vi sta chiedendo delle informazioni concrete sulla vita di tutti i giorni e su questo siete più esperti di lui. - E’ importante che rispondiate sempre, perché è proprio il fatto che abbiate una risposta a tutto che gli infonde sicurezza. -  Ricordatevi che lui vi ritiene “onnipotenti e onniscenti” e ha anche lui bisogno di crederlo. - Accade spesso con loro che si inceppi “il giradischi dei perché “ e allora capita che diventi un gioco e allora non si riesce a dare più una risposta. A volte è un modo per attirare l’attenzione su di sé distogliendo il genitore da ciò che sta facendo o semplicemente per evitare di andare a letto. In questo caso potete dire “ Basta! Rimandiamo a domani questa la prossima domanda!”

Con i bambini più grandi

Le domande cominciano ad essere più tecniche e specialistiche e vi potrà capitare di non sapere dare una risposta. In questi casi è meglio non barare! E’ una questione di fiducia . si sono sempre fidati di voi quindi adesso non tollerano di vedervi sbagliare. - Non pensate di dover dare tutte le risposte per tutte le domande La modalità migliore può essere: “ Non so o non me lo ricordo”…adesso andiamo a informarci insieme!” . E’ anche educativo per un bambino sapere che ci sono delle cose che i suoi genitori hanno ancora da scoprire. - Si può anche andare a cercare insieme la risposta in un libro insieme, o interrogare qualcuno che conosca la risposta. Questo comunica il  messaggio che non sapere qualcosa non è poi la fine del mondo, che capita a tutti e si può ammettere tranquillamente. Inoltre un’attività da svolgere insieme diventa anche un modo per insegnare al bambino “come” deve andare a  cercare le informazioni che gli occorrono per sapere. - E’ sempre interessante cogliere l’occasione di questa loro curiosità per tentare di comprendere le loro opinioni e scoprire che cosa ha in mente: “E tu che ne pensi?” - Crescendo  le sue domande acquisteranno sempre maggiore maturità. Riguarderanno la morte , la sessualità, il divorzio,  Dio ecc. Non mentite. Dite sempre la verità ma non per forza tutto. Con parole semplici. La fiducia che ha in voi dipende anche dalla vostra sincerità. - Certe domande  vi mettono in imbarazzo, è una cosa assolutamente normale sono però legittime. Certi libri aiutano i bambini ad affrontare questioni delicate. - Cercate di “relativizzare” le vostre opinioni “ Io penso così, ma altri la pensano in modo diverso”. E tu cosa ne pensi? E’ una risposta importante per un bambino perché è una risposta che include il bambino  nella cultura familiare ma che nello stesso tempo gli lascia (in futuro) la possibilità di di riflettere per farsi un’idea personale.

In conclusione: “Ricordatevi di essere disponibili, amorevoli e semplici, non abbiate paura di rispondere:  “Non sempre c’è una risposta a tutto, strada facendo e studiando vedrai che troverai la tua ”.

Dott.ssa Marina Timpa